venerdì 11 gennaio 2013

L'ICORIP COATINGS sconfitta allo Sport3 da Gravellona giocando la peggior partita della Stagione:



CAMPIONATO PROMOZIONE MASCHILE
ICORIP COATINGS - BASKET GRAVELLONA 63-73

ICORIP COATINGS: Adorni 1, Carfagna 4, Perucchini 2, Fasanello 13, Barretta, Bassetti 12, Picetti 5, Bruni 13, Migliorini, Luongo 13. All. Cara. Ass. Peverada.

Non ci sarebbe stato modo peggiore per iniziare il 2013: in una partita tristissima, sotto ogni punto di vista, dopo essere stati avanti per trentacinque minuti i gialloblu hanno ceduto il passo alla più esperta Gravellona lasciandosi scappare dalle mani due punti importantissimi per la traballante classifica dei ticinesi.
Solita partenza lampo per i ragazzi di Coach Cara che hanno messo subito in difficoltà l'attacco ospite cercando di pressare per alzare il ritmo dell'incontro con il rientrante Picetti che ha innescato con continuità il '94 Fasanello ed il '96 Luongo (20-11 al termine del primo quarto). Nel secondo periodo i padroni di casa avrebbero potuto dare un importante colpo di reni per allungare ulteriormente ma come al solito non hanno avuto la freddezza per farlo ed un calo di concentrazione negli ultimi minuti prima dell'intervallo lungo ha permesso agli ospiti di ridurre lo scarto (37-33 a metà gara). Nel terzo quarto, pur giocando a corrente alternata, l'ICORIP COATINGS ha superato di nuovo la doppia cifra di vantaggio ma non ha mai avuto la concretezza e la mentalità giusta per chiudere definitivamente l'incontro. Blackout nel finale della terza frazione di gioco e parziale di 4-14 per Gravellona negli ultimi minuti prima del suono della terza sirena (55-54 al trentesimo). Nel quarto periodo, dopo cinque minuti di equilibrio ad un ritmo di gioco lentissimo con i gialloblu che hanno giocato al gatto col topo, è venuta fuori tutta l'esperienza degli ospiti che trascinati dal quartetto Benzi-Comazzi-Lunati-Motetta hanno preso in mano le redini del gioco costringendo l'ICORIP COATINGS a ricorrere al fallo sistematico negli ultimi 90" di incontro, ma invece di ridurre lo scarto i ticinesi lo hanno dilatato.
Ennesima occasione in cui la squadra allenata dalla coppia Cara-Peverada avrebbe potuto dare una svolta importante al suo Campionato gettata al vento ma l'aspetto peggiore è stato il pessimo atteggiamento di quasi tutti i giocatori che come nell'ultimo periodo dell'ultima partita prima della pausa natalizia a Galliate hanno dimostrato di NON essere una Squadra e di non avere punti di riferimento importanti nei momenti critici delle partite. Dopo i segnali postivi mostrati tra metà novembre e metà dicembre 2012 nelle ultime due giornate di Campionato i gialloblu hanno fatto dei notevoli passi indietro tornando ad essere un'accozzaglia di giocatori che si trascinano senza idee concrete per il campo come erano stati fino a due mesi fa. Quasi tutti i giovani hanno perso la "fame" necessaria per mordere le caviglie agli avversari ed imporre quindi la loro freschezza atletica alle partite, le rotazioni con gli infortuni di Cressati e Mostoni si sono accorciate notevolmente, Bruni non incide positivamente con continuità nell'arco della stessa gara ed i giocatori più esperti oltre a non adeguarsi al ritmo di gioco che gli viene richiesto non riescono nemmeno a trasmettere un minimo di sicurezza ed esperienza nei possessi decisivi.

Spesso non ci si ricorda che siamo una SCUOLA di Basket, non una squadra senior amatoriale di dopolavoristi, e che tutto ciò che viene fatto a partire dal Minibasket, passando per il Pulmino, il Preparatore Atletico, il Fisioterapista, la Sala Pesi, ecc. viene fatto solo ed esclusivamente per far crescere i nostri ragazzi con un'etica al lavoro in Palestra che gli deve essere di aiuto anche nella vita, nello studio, nel lavoro, non solo su un campo di Pallacanestro. Molti non si rendono conto che nonostante la crisi economica che sta colpendo il nostro paese e che sta sicuramente colpendo anche la nostra Società noi continuiamo a cercare di offrire ogni anno qualcosa in più ai ragazzi che stanno crescendo INSIEME a noi. Non ci sembra fuori luogo pretendere che ragazzi che si allenano 6-7 ore alla settimana, che giocano due Campionati, che vengono seguiti da un Preparatore Atletico molto qualificato e che fanno pesi un'ora alla settimana corrano e saltino il triplo di squadre di 25-30-35enni appesantiti dai troppi panettoni mangiati durante le vacanze. Non ci sembra nemmeno fuori luogo pretendere che giocatori più esperti che hanno accettato e scelto di venire a fare da chiocce a compagni di squadra giovani e giovanissimi debbano cercare di adeguarsi con un atteggiamento positivo all'ambiente in cui sono coinvolti. I giovani che mettiamo in campo dandogli responsabilità ed occasioni di crescita disinteressandoci dell'età anagrafica NON devono pensare che tutto gli sia dovuto sempre e comunque, devono imparare a lottare per conquistarsi la fiducia dei compagni, degli allenatori ed in loro stessi ma i giocatori più esperti devono aiutarli, essere un sostegno importante nei momenti critici, non delle zavorre.
Chiunque scenda in campo per noi non deve pensare che sta giocando l'ottavo Campionato nazionale, il penultimo nella Regione Piemonte, ma che indossa una maglia per cui deve portare rispetto, il rispetto che senza peccare di presunzione riteniamo di meritarci per tutti i sacrifici che facciamo ormai per il quinto anno consecutivo, il rispetto che deve essere trasmesso a tutte le generazioni di atleti che arriveranno negli anni futuri, quei ragazzini e bambini che adesso vengono a vedere tutte le nostre partite e che devono imparare a credere nei nostri colori.